L'Arci è un'associazione popolare e di animazione sociale e culturale che «promuove emancipazione attraverso l'auto-organizzazione e la partecipazione» e che ha dunque come obiettivo la responsabilizzazione dell'individuo e la formazione del cittadino: questi è infatti così definito in quanto persona resa consapevole e preparata a leggere, conoscere e comprendere la realtà che lo circonda e a divenire, quindi, disponibile ad operarvi da protagonista per attivare processi miranti ad ampliare e qualificare gli spazi di democrazia.
Se questo è il suo obiettivo, l'Arci non può non porsi il problema delle mafie e fare sua la lotta contro le mafie. Ovviamente lo fa con i suoi strumenti che sono anzitutto culturali: «La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri» (Gramsci).
Dopo le stragi del 1992, l'Arci organizza la "Carovana antimafia", che attraversa il territorio con un percorso a tappe non soltanto per portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per favorire legalità democratica e giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, ma per sensibilizzare le persone, per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, per promuovere impegno sociale e progetti concreti, per animare il territorio, per sperimentare nuove forme di partecipazione, per favorire dinamiche di coesione sociale, puntando alla costruzione di luoghi di aggregazione, di spazi di socialità, di metodi per combattere il degrado e la marginalità sociale – terreni in cui le mafie e la criminalità prosperano – attraverso la costruzione di relazioni tra le persone e di reti comunitarie.
Per le stesse ragioni, l'Arci ha in seguito dato vita all'iniziativa dei campi antimafia e oggi vede impegnati sul fronte della lotta alle mafie i soci militanti di centinaia di circoli Arci dislocati su tutto il territorio nazionale. I campi antimafia rappresentano un percorso educativo completo e complesso: le diverse attività che vengono proposte, dal lavoro agricolo a fianco dei soci sui terreni confiscati, agli incontri con persone e testimonianze, dalle visite a luoghi simbolo fino ad attività di incontro con i cittadini e le cittadine nonché con le Istituzioni e la società civile del territorio, sono parte integrante del percorso educativo. Oltre al valore politico, sociale e formativo dell’iniziativa è fondamentale anche l’aspetto aggregativo, infatti l’occasione offerta da questa esperienza da l’opportunità a centinaia di ragazze e di ragazzi di incontrarsi e confrontarsi su temi che sviluppano coscienza e consapevolezza, elementi fondamentali della cittadinanza attiva e dell’educazione civica. Inoltre la presenza attiva di pensionati ed adulti agevola lo scambio generazionale, un ulteriore elemento di esperienza collettiva e condivisa.
Scopri i nostri progetti: